30 Luglio 2024

Discorso d’odio e covid-19: comunità cinesi in Italia e comunità straniere in Cina

di Emma Callegari

 

Negli ultimi anni, la comunità cinese in Italia ha dovuto affrontare un crescente aumento di episodi di discorso d’odio, soprattutto durante la pandemia di COVID-19. La comunità è stata ingiustamente accusata di essere responsabile della diffusione del virus, il che ha portato a una serie di episodi di discriminazione e aggressione verbale, sia online che offline, creando una situazione di grande disagio e paura.

Sebbene la pandemia sia ormai sotto controllo, le conseguenze di quel periodo hanno lasciato un segno duraturo. Gli episodi di discorso d’odio continuano a verificarsi, dimostrando che i sentimenti xenofobi non sono scomparsi ma continuano a manifestarsi in forme diverse adattandosi alle nuove circostanze. Le piattaforme online di social media rimangono un’area critica poiché terreno fertile per commenti offensivi e diffamatori, spesso alimentati dalla disinformazione e dai pregiudizi che si sono radicati durante la crisi sanitaria. La diffusione di queste false informazioni e stereotipi ha alimentato sentimenti xenofobi e razzisti, mettendo a rischio l’integrazione e la sicurezza delle persone di origine cinese.

Gli episodi di discorso d’odio hanno avuto gravi ripercussioni sulla comunità cinese in Italia. Le vittime possono soffrire di stress psicologico, ansia e isolamento sociale, sentendosi ulteriormente emarginate e insicure. Questo isolamento può portare a una diminuzione della partecipazione sociale e a difficoltà nel mantenere rapporti di fiducia con il resto della società. In tal senso, il discorso d’odio mina la coesione sociale, creando divisioni e sfiducia tra diverse comunità. A livello economico, la discriminazione influenza negativamente piccoli imprenditori cinesi, che possono vedere una diminuzione dei clienti a causa dei pregiudizi, segnalando un calo drastico degli affari. Anche gli studenti possono affrontare difficoltà nell’ambiente scolastico, dovendo combattere contro gli stereotipi e l’ostilità.

 

Confronti Significativi

Anche in Cina si sono verificati episodi di discorso d’odio e discriminazione, ma il contesto e le dinamiche sono state differenti. In Cina, la gestione della pandemia è stata molto severa e rapida, con lockdown rigorosi e controlli sanitari stretti. Questo ha portato a una situazione di tensione interna con alcune iniziali diffidenze verso stranieri e viaggiatori, ma la preoccupazione non si è rivolta principalmente verso le comunità straniere, bensì verso chiunque fosse percepito come non rispettoso delle regole sanitarie. Le comunità straniere in Cina hanno sperimentato un forte senso di solidarietà e supporto reciproco. La curiosità e l’ammirazione per l’Occidente, nonché il profondo senso di ospitalità e accoglienza intrinseci nella cultura cinese, sono tutti elementi rimasti vivi, contribuendo a mantenere un clima di rispetto e interesse reciproco. Tutt’oggi sono numerosi i programmi di integrazione per studenti stranieri nelle università e le testimonianze di studenti internazionali in Cina che riportano esperienze positive, caratterizzate da un ambiente accademico accogliente e inclusivo; così come è frequente essere fermati per strada da cinesi curiosi anche solo per conversare, dimostrando un forte desiderio di conoscere le abitudini, la cultura e il modo di vivere.

Questo interesse genuino favorisce interazioni positive e scambi culturali, e mette in luce come, nonostante le difficoltà globali, ciò possa contribuire a ridurre le tensioni e i pregiudizi. Sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere un dialogo rispettoso e inclusivo sono passi essenziali per combattere il pregiudizio e favorire l’integrazione. Solo attraverso l’attenzione e l’impegno collettivo sarà possibile costruire una società più giusta e accogliente per tutti.

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